Pavia in piazza per Gaza nel giorno della visita di Mattarella
Centinaia di manifestanti attraversano la città senza incidenti, dal centro fino a piazza Vittoria, mentre il Presidente visita CNAO e Castello Visconteo.

PAVIA – Una città divisa in due, tra i luoghi della memoria e della scienza visitati dal Presidente della Repubblica e le strade percorse da centinaia di manifestanti per la Palestina. La giornata di Pavia si è trasformata in un crocevia di simboli, tensioni e rivendicazioni, con inevitabili ricadute sulla vita quotidiana dei cittadini.
Lo sciopero e la mobilitazione
La manifestazione pavese non nasce in maniera isolata: rientra in un più ampio sciopero nazionale indetto da sigle sindacali e movimenti per chiedere la fine delle ostilità a Gaza, l’apertura di corridoi umanitari e l’interruzione dei rapporti militari con Israele. A Pavia lo sciopero ha assunto una forma concreta con quattro ore di astensione dal lavoro e un corteo che ha attraversato le vie principali della città.
Il corteo e il percorso
In circa quattrocento hanno sfilato dietro gli striscioni che invocavano la pace e la giustizia per la Palestina. Il corteo è partito dalla stazione ferroviaria, ha attraversato piazza Minerva, ha proseguito lungo il Lungoticino e si è concluso in piazza Vittoria, cuore politico e simbolico della città. Durante il passaggio, i manifestanti hanno scandito slogan come “Palestina libera”, mentre lungo il tragitto si sono alternati interventi di associazioni, partiti e realtà locali. La protesta ha comportato inevitabili disagi alla viabilità, con blocchi e rallentamenti soprattutto nelle zone centrali.
La coincidenza con la visita del Presidente
La giornata è stata resa ancor più delicata dalla presenza in città del Presidente Sergio Mattarella, giunto a Pavia per una visita ufficiale al Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica e al Castello Visconteo. L’incrocio tra l’agenda istituzionale e la protesta sociale ha spinto molti a parlare di un “venerdì caldo”, con l’attenzione concentrata sul possibile incontro tra piazza e istituzioni.
I cori contro il Capo dello Stato
Sul fronte più polemico resta il nodo dei cori diretti a Mattarella. Al momento non risultano conferme di contestazioni esplicite rivolte al Capo dello Stato durante il corteo. Va inoltre sottolineato che non ci sono stati assolutamente scontri di nessun tipo, né tra manifestanti e forze dell’ordine, né tra partecipanti al corteo e cittadini.
Una città sospesa
Per i cittadini, la giornata si è tradotta in un mix di orgoglio e disagi: da un lato l’onore di ospitare il Presidente, dall’altro le strade bloccate e le tensioni legate alla mobilitazione. Pavia si è trovata così, suo malgrado, al centro di una vicenda che intreccia il locale e l’internazionale, la protesta e le istituzioni, la pace invocata e i conflitti della politica.
M.F.