Pavia, negozi obbligati a tenere le porte chiuse per risparmio energetico
Il Comune introduce il divieto di porte aperte e lame d’aria per ridurre consumi e emissioni, in linea con le altre misure ambientali contro il cambiamento climatico.

PAVIA. I negozi della città dovranno mantenere le porte chiuse, sia in inverno che in estate, per limitare la dispersione di calore o aria condizionata. La misura, che sarà inclusa nel nuovo regolamento di Polizia locale, è stata presentata dagli assessori all’Ambiente, Lorenzo Goppa, e al Commercio, Rodolfo Faldini, come un passo importante per ridurre i consumi energetici e contenere le emissioni inquinanti. L’amministrazione Lissia prosegue così nel suo percorso di tutela ambientale e della salute, aggiungendo un nuovo tassello al piano comunale contro il cambiamento climatico, che aveva già previsto, tra le altre cose, di ridurre di un’ora il funzionamento dei riscaldamenti e di abbassare di un grado la temperatura nelle abitazioni, fissando il massimo a 19 gradi.
Le nuove disposizioni
Il regolamento prevede anche il divieto di usare coriandoli di plastica durante feste e cerimonie, poiché impiegano secoli a degradarsi. Questa norma si inserisce coerentemente tra le altre iniziative ambientali promosse dal Comune, come l’obbligo per i negozi di tenere le porte chiuse.
«Si tratta di una pratica virtuosa da adottare – spiega Goppa –. L’obiettivo è ridurre lo spreco di energia, migliorare l’efficienza degli impianti e diminuire l’impatto ambientale delle emissioni. L’uso scorretto di riscaldamenti e condizionatori comporta consumi molto più elevati del necessario per mantenere condizioni di comfort».
Molti esercizi commerciali, infatti, lasciano ancora le porte aperte durante tutto l’anno, causando dispersione di aria fredda d’estate e calore d’inverno. Secondo gli assessori, i locali dovranno rimanere completamente isolati per limitare questi sprechi.
Addio alle “lame d’aria”
Non saranno ammesse nemmeno le “lame d’aria”, dispositivi che alcune porte montano per cercare di ridurre i consumi energetici. «L’amministrazione continua a promuovere scelte ecologiche concrete per proteggere l’ambiente e la salute pubblica – precisa Faldini –. In passato esisteva già un’ordinanza simile, ma il nuovo regolamento introdurrà sanzioni per chi non rispetta le norme».
Se alcuni commercianti temono che la chiusura delle porte possa scoraggiare i clienti, Goppa e Faldini rassicurano: «Non ci aspettiamo effetti negativi sul commercio. Tenere una porta chiusa è solo questione di abitudine: chi vuole acquistare entrerà comunque».